Una gremita Basilica Reale di Superga ha fatto da cornice all’accorato ricordo di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, scomparso il 1° giugno di un anno fa a Firenze e le cui spoglie riposano nelle Tombe Reali del monumentale complesso Juvarriano, costruito sul colle di Superga per volontà di Vittorio Amedeo II, insieme a quelle di principi e principesse di Casa Savoia.
La messa è stata officiata dall’Ammiraglio Monsignor Antonio Vigo, già cappellano della Marina Militare Italiana, e Padre Costantino Gilardi, cappellano della Delegazione del Sovrano Ordine di Malta del Piemonte e Valle D’Aosta, che hanno voluto ricordare il Principe nel suo privato prima ancora che nel suo ruolo pubblico. A ciò si è ispirato il discorso di S.A.R. il Principe Aimone, che ha portato la testimonianza della sfera privata di Amedeo di Savoia, quella che lo vedeva “padre premuroso e divertente […] un padre giovane, che si divertiva con noi bambini, tanto quanto noi con lui”, un uomo che non esitava a riporre la propria fiducia nel prossimo, pacifista, che amava la sua Patria, l’Italia, e che con convinzione custodiva i valori della Casa e delle istituzioni che era chiamato a rappresentare.
“Questo era mio padre, che ho profondamente amato, che mi manca molto e di cui porto oggi il titolo, devo dire un po’ a disagio, perché in quel titolo e in quel ruolo continuo a vedere lui. Una cosa è certa, non lo deluderò. Mio padre mi ha lasciato questa eredità, mi ha insegnato a gestire questo ruolo e io porterò avanti il testimone come lui avrebbe voluto, con dignità, onore e senza paura.“
Estratto dal discorso di S.A.R. il Principe Aimone di Savoia durante la cerimonia
Sugli aspetti della vita privata si è soffermata anche S.A.R. la Principessa Silvia di Savoia, vedova del Duca, che ha raccontato con profonda commozione di quanto speciale fosse Amedeo anche agli occhi di chi non lo conoscesse bene, un’umanità che, come raccontato dalla Duchessa, riusciva a fare breccia anche nel cuore degli ultimi.



Al termine della commemorazione, cui hanno preso parte delegazioni delle Istituzioni e del Sovrano Militare Ordine di Malta, oltre ad un nutrito numero di rappresentanze del mondo associazionistico, tra cui il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, le Loro Altezze Reali hanno reso omaggio alla tomba del Duca con due cuscini di rose. Il Principe Aimone si è poi recato sul sagrato della Basilica dove è stato salutato dalla folla: dai monarchici a quanti hanno voluto rendere omaggio al ricordo di Amedeo di Savoia, dai curiosi ai turisti, tutti stretti intorno al Principe per un saluto, una foto, una stretta di mano.